Apple Intelligence è in grado di gestire le attività localmente sui dispositivi Apple, ove possibile. Tuttavia, alcune attività più complesse richiedono una maggiore potenza di elaborazione e l'accesso a modelli di piattaforma su larga scala. Per consentire ai dispositivi Apple di accedere a questa potenza di elaborazione AI aggiuntiva nel cloud, Apple ha sviluppato Private Cloud Compute (PCC). L'azienda di Cupertino sostiene che PCC fornisce protezioni di privacy e sicurezza per supportare i requisiti di elaborazione intensiva di Apple Intelligence estendendo il suo modello di sicurezza dei dispositivi al cloud.
Per confermare la sicurezza del PCC, inizialmente Apple ha consentito a un gruppo di ricercatori sulla sicurezza e sulla privacy di testare e verificare approfonditamente il sistema. Ciò avviene condividendo il PCC Virtual Research Environment (VRE) con revisori terzi e con il gruppo di ricercatori sopra menzionato. Apple renderà ora pubbliche queste risorse in modo che i ricercatori sulla sicurezza e sulla privacy di tutto il mondo possano condurre i propri processi di verifica indipendenti.
Apple ha inoltre reso pubblico il codice sorgente dei componenti chiave del PCC, tra cui:
- Il progetto CloudAttestation è responsabile della creazione e della convalida delle attestazioni dei nodi PCC.
- Il progetto Thimble include un demone privatecloudcomputed che viene eseguito sul dispositivo dell'utente e utilizza CloudAttestation per imporre una trasparenza verificabile.
- Il demone splunkloggingd filtra i log che possono essere emessi da un nodo PCC per proteggere i dati dalla divulgazione accidentale.
- Il progetto srd_tools contiene gli strumenti VRE e può essere utilizzato per comprendere come VRE consente di eseguire il codice PCC.

Apple ha inoltre annunciato che il suo programma Security Bounty include ora la categoria PCC. La disponibilità di Apple a pagare taglie per le scoperte di vulnerabilità del PCC dimostra l'impegno dell'azienda nei confronti delle affermazioni sulla sicurezza del PCC. In caso di rilevamento di vulnerabilità legate all'esecuzione di codice arbitrario in PCC, Apple è disposta a pagare una ricompensa fino a 1 milione di dollari. Se viene trovato un bug che consente l'accesso ai dati delle richieste degli utenti o a informazioni sensibili, Apple pagherà 250.000 dollari.
Con queste mosse, Apple punta davvero a creare fiducia e trasparenza attorno a PCC, nonché a rafforzare il proprio impegno nel proteggere la privacy degli utenti e la sicurezza nel cloud.