La fotocamera digitale da tre tonnellate è stata trasportata in aereo e camion dal sito di produzione presso lo SLAC National Accelerator Laboratory in California fino alla sua posizione sicura in cima al monte Cerro Pachón, a 9.000 piedi, nelle Ande cilene.
La fotocamera trasportata è il fulcro del nuovo Osservatorio Vera C. Rubin, completato dopo due decenni di sviluppo. Questa è l'ultima parte importante del Simonyi Survey Telescope presso l'Osservatorio Rubin.
Con un peso di 3 tonnellate e una larghezza di 1,5 metri, questa fotocamera è la più grande mai costruita per l'astronomia. L'attrezzatura vale 168 milioni di dollari. Per ridurre al minimo i rischi per le apparecchiature, scienziati e ingegneri hanno condotto una prova generale nel 2021 mentre trasportavano una replica della stessa massa in Cile. Al momento della spedizione della simulazione vengono registrate tutte le condizioni che la telecamera reale incontrerà durante il suo viaggio.
Margaux Lopez, ingegnere meccanico presso lo SLAC incaricato di pianificare il trasporto della telecamera, ha affermato che trasportare un dispositivo sofisticato, il cui assemblaggio ha richiesto 10 anni, attraverso un volo di 10 ore e una strada sterrata tortuosa su per una montagna, è stato estremamente difficile e rischioso. Ma grazie alla nostra esperienza e ai dati raccolti durante la spedizione di prova, siamo certi di poter mantenere la telecamera al sicuro.
Il 14 maggio la telecamera è stata trasportata all'aeroporto di San Francisco per un volo di 10 ore verso il Cile a bordo di un aereo cargo Boeing 747. L'attrezzatura e un convoglio di nove camion hanno quindi iniziato un viaggio di cinque ore su una strada sterrata tortuosa di 35 chilometri fino alla cima della montagna, che si trova a più di 9.000 piedi sopra il livello del mare.
I primi indicatori, tra cui le informazioni raccolte dai data logger, dagli accelerometri e dai sensori d'urto, suggeriscono che l'iniziativa ha avuto successo.
Entro la fine dell'anno verrà lanciato l'Osservatorio Rubin, con la missione di acquisire immagini panoramiche del cielo australe ogni poche notti, contribuendo a creare un catalogo "Legacy Survey of Space and Time" di circa 37 miliardi di oggetti che aiuteranno gli astronomi a studiare l'universo.