Un team di scienziati russi e cinesi ha collaborato e testato con successo la capacità di trasmettere informazioni quantistiche via satellite tra due città di questi due Paesi, Mosca e Urumqi, con la promessa di renderle inviolabili.
Nello specifico, gli scienziati sono riusciti a inviare con successo due immagini crittografate con chiavi quantistiche a una distanza di 3.800 km da una stazione terrestre vicino a Mosca a un'altra stazione a Urumqi (Xinjiang, Cina) tramite un satellite chiamato Mozi.

Nel 2021, gli scienziati hanno condotto esperimenti inviando informazioni quantistiche tramite cavi in fibra ottica sottomarini, ma questo metodo ha comportato la perdita di molti fotoni e di parte delle informazioni trasportate. Inoltre, la distanza massima di trasmissione su strada (tramite cavo in fibra ottica) è di soli 1.000 km.
Poiché nello spazio non si verifica alcuna perdita di dati, l'utilizzo di satelliti per la trasmissione garantisce la conservazione delle informazioni, estendendo la portata delle comunicazioni quantistiche a migliaia di chilometri.
Mozi, noto anche come "Micius", è un satellite gestito dall'Accademia cinese delle scienze. Il satellite è in orbita dal 2016 e consente la ricerca bidimensionale e il flusso di informazioni quantistiche tra lo spazio e la superficie.
A partire dal 2020, scienziati cinesi e russi hanno avviato una collaborazione. Nel marzo 2023 è stato completato un test completo di comunicazione quantistica tra due stazioni terrestri. Il test più recente ha utilizzato immagini crittografate con chiavi quantistiche ed è stato eseguito il 14 dicembre 2023.
La comunicazione quantistica sfrutta i principi della meccanica quantistica per inviare informazioni in modo tale che, se intercettate da terzi, lo stato dei fotoni coinvolti cambierebbe, rivelando la presenza di una spia e facendo sapere a entrambe le parti che la loro comunicazione potrebbe essere stata compromessa. Ciò contribuisce a garantire la sicurezza e la privacy.