Un nuovo algoritmo chiamato "Estimate, Extrapolate, and Situate" (EES), sviluppato dai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT), consente ai robot di addestrarsi e migliorare le proprie competenze senza l'intervento umano.
Grazie all'algoritmo EES, il robot può utilizzare il suo sistema visivo per osservare l'ambiente circostante e i compiti assegnati. Quindi, in base alle prestazioni del robot, l'algoritmo genera automaticamente esercizi di allenamento per migliorare le competenze più deboli.

L'EES è stato testato dai ricercatori sul cane robot Spot della Boston Dynamics. Di conseguenza, dopo essere stato dotato di questo algoritmo, Spot è stato in grado di imparare a svolgere autonomamente compiti più complessi.
I robot in grado di addestrarsi autonomamente tramite l'intelligenza artificiale rappresentano un importante passo avanti nel campo dell'intelligenza artificiale e della robotica. Questo risultato promette ampie potenzialità applicative in numerosi settori, dall'industria ai servizi.
Tuttavia, solleva anche la questione se ciò costituisca una potenziale minaccia al controllo e se i robot possano diventare troppo intelligenti. Alcuni esperti temono che i robot potrebbero diventare una minaccia per gli esseri umani se fossero in grado di apprendere e svilupparsi autonomamente. Ciò è particolarmente pericoloso se vengono utilizzati per scopi militari.
Secondo i ricercatori del MIT, l'EES è progettato per aiutare i robot a svolgere compiti semplici in modo più efficiente. Tuttavia, non è possibile escludere la possibilità che questo algoritmo possa essere sfruttato per scopi dannosi.
Si tratta di un grande passo avanti per l'umanità o dell'inizio di una nuova era piena di rischi? La risposta resta aperta e dovrà essere monitorata attentamente nel prossimo futuro.